Si è tenuto a Milano, presso lo Sporting Club di Milano 2, l’evento “Vite in gioco” organizzato dal Panathlon Club Milano. Al centro delle discussioni, il tema delle scommesse illegali nel calcio. Presenti istituzioni, associazioni, esponenti del settore del gioco e della politica, che hanno ascoltato gli interventi dell’avvocato Guido Camera, esperto di diritto sportivo, e Filippo Carobbio, ex calciatore coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse “Last Bet” del 2011 e ora allenatore. A fare gli onori di casa Filippo Grassia, presidente del Panathlon Club Milano.

Tra i presenti anche Francesco Gaziano, Chief Marketing Officer di DigitalEjis, società che ha recentemente ha lanciato sul mercato italiano un software in grado di prevenire la ludopatia. “I siti legali consentono di avere tutta una serie di garanzie e protezioni per il giocatore relativamente alla correttezza del gioco, alla sicurezza delle transazioni, alla certezza della riscossione delle vincite e alla tutela del giocatore, mentre la situazione è totalmente differente quando si scommette su piattaforme non autorizzate”, le sue parole ad Agimeg rispondendo alla domanda relativa a quanto sia importante per un giocatore rivolgersi ali siti legali.

Poi il tema della ludopatia, al centro delle attività di DigitalEjis: “Noi diciamo sempre che prevenire è meglio che curare. Il nostro software è in grado di prevedere se un giocatore (anche se magari non ha mai giocato prima) ha la possibilità di cadere in una dipendenza dannosa. Questo avviene attraverso una serie di analisi e studi che sono alla base del nostro software, a cui si sovrappone uno strato di intelligenza artificiale che ne potenzia la capacità predittiva e di monitoraggio”.

“Quello della prevenzione è un aspetto estremamente importante che è stato portato all’attenzione anche nell’ultima bozza del decreto sul gioco online, dove c’è l’articolo 14 che impone agli operatori di dotarsi di strumenti che possano riuscire a prevedere l’insorgenza della ludopatia sin dalle prime fasi anche avvalendosi di strumenti di intelligenza artificiale. È esattamente ciò che facciamo e potremo quindi aiutare gli operatori e tutto il mercato a rispettare quanto previsto dal decreto e, soprattutto, a ridurre e prevenire questo fenomeno”. lb/AGIMEG

 

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