Alessandro Florenzi, esterno del Milan, è indagato dalla Procura di Torino nell’ambito dell’indagine sulle scommesse illegali. Nello stesso procedimento sono già indagati altri calciatori: Nicolò Zaniolo, Nicolò Fagioli e Sandro Tonali.
“Ho puntato dei soldi, questo è vero, ma mai sul calcio: solo su altri giochi, tra cui la roulette”. È quanto ha sottolineato Florenzi nel faccia a faccia durato poco più di un’ora con gli inquirenti della procura di Torino che lavorano al caso.
“Ha chiarito la propria posizione riconoscendo di avere giocato su piattaforme non autorizzate ma ribadendo la sua assoluta estraneità a qualsiasi tipo di scommessa sul calcio: del resto non sono emersi indizi o contestazioni in tal senso”, specificano i suoi legali. Si procede con il reato di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa.
Florenzi è il quarto giocatore che compare nel registro degli indagati dopo quelli di Fagioli, Tonali e Zaniolo. Non si sa però su quanti altri gli inquirenti torinesi abbiano acceso un faro: il difensore del Milan è citato in una delle chat acquisite nelle scorse settimane e lo screening delle conversazioni, insieme all’analisi dei dati informatici e all’incrocio delle diverse testimonianze, sta proseguendo.
“Al momento di Florenzi ho letto solo sulla stampa. Non mi sembra ci siano elementi che possono destare preoccupazione. Non abbiamo notizie specifiche circa la parte sportiva e, quindi, non siamo stati informati di eventuali posizioni negative. Quando ne verremo a conoscenza adotteremo, come sempre, la doppia scelta di punire severamente ma di accompagnare anche con un processo di recupero. Ma per ora non abbiamo nulla”, ha affermato il presidente della Figc, Giovanni Gravina. Quanto alle ipotesi su un coinvolgimento di altri giocatori, il presidente ha sottolineato di volersi “attenere ai fatti, perché sennò cadiamo in un qualunquismo che non fa bene a nessuno: io mi attengo ai numeri, e i numeri sono di due casi accertati. Di altri non abbiamo elementi”. cdn/AGIMEG