In ragione dell’adeguamento dei prezzi dei giochi su Steam e dell’aumento dell’inflazione, i vertici di Activision Blizzard decidono di applicare un sensibile rincaro per diversi videogiochi venduti sulla piattaforma digitale di Valve, ma solo in alcuni Paesi.

La nuova tornata di rincari annunciata dal publisher e sviluppatore americano coinvolge diversi mercati internazionali come il Brasile, l’Ucraina, l’Indonesia, le Filippine, l’Uruguay, il Kazakistan e la Corea del Sud.

Ad essere maggiormente colpiti da questi rincari sono però la Turchia e l’Argentina, con sovrapprezzi che oscillano tra il 500 e il 2.000%. Oltre al già citato problema dell’inflazione, dietro a questo importante adeguamento del listino dei titoli Activision sul negozio digitale di Valve potrebbe esserci anche la novità rappresentata dallo stop dell’UE al blocco geografico per i codici a basso prezzo su Steam: non a caso, la Turchia e l’Argentina sono i mercati preferiti da chi sfrutta VPN e sistemi analoghi per acquistare a prezzo inferiore i videogiochi su Steam traendo vantaggio dal cambio favorevole e dal listino prezzi inferiore rispetto ad altri Paesi.

Eccovi una tabella con i rincari medi applicati da Activision Blizzard per i videogiochi in vendita su Steam nei Paesi interessati da questo aumento:

  • CoD (2003) – da 9 a 19 dollari
  • CoD 2 – da 9 a 19 dollari
  • CoD: Black Ops – da 18 a 29 dollari
  • CoD: Black Ops II – da 21 a 49 dollari
  • CoD: Modern Warfare 2 (2009) – da 9 a 19 dollari
  • CoD: Modern Warfare (2019) – da 50 a 55 dollari
  • Sekiro: Shadows Die Twice – da 40 a 55 dollari
  • Crash Bandicoot 4 – da 55.50 a 66.50 dollari
  • Spyro Reignited Trilogy – da 30 a 38 dollari
  • Prototype – da 9 a 19 dollari
  • Prototype 2 – da 18 a 38 dollari

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