La battaglia di fuoco tra Sony e Microsoft per Activision finisce nuovamente al centro della cronaca videoludica a causa dell’enorme leak di Insomniac Games e delle preoccupazioni di SIE che sembrerebbero emergere dai documenti trafugati dagli hacker.

Il furto dei dati di Insomniac compiuto del gruppo ransomware Rhysidia, e la successiva condivisone in rete delle informazioni sensibili in ragione del mancato riscatto da parte del colosso tecnologico giapponese, riapre così il fronte delle polemiche per quella che è passata ormai alla storia come la ‘telenovela videoludica del secolo’, ovvero il lungo e faticoso percorso intrapreso da Microsoft per acquisire Activision, Blizzard e King.

In una delle numerose diapositive e infografiche utilizzate internamente da Sony Interactive Entertainment nelle riunioni con gli esponenti dei PlayStation Studios, l’azienda nipponica avrebbe infatti espresso le proprie serie preoccupazioni in seguito all’avvenuto matrimonio tra Microsoft e Activision.

A voler dar retta ai leak che, purtroppo, stanno circolando in rete dopo il furto dei dati di Insomniac, SIE avrebbe infatti sostenuto che Microsoft si trova già nella posizione di superarla nei ‘pilastri del proprio core business’, in riferimento alle entrate derivanti dalle vendite software, alla crescita dei servizi in abbonamento e, in ottica futura, alla competitività stessa della divisione PlayStation.

Per i dirigenti SIE, infatti, l’ingresso di Activision nella famiglia Xbox rappresenterebbe una ‘grave minaccia’ per il team PlayStation, in ragione del vantaggio che Microsoft sarebbe riuscita a garantirsi in settori chiave come i giochi live service, il mobile gaming e la creazione di un’ecosistema mobile interconnesso ai propri servizi e sganciato da App Store e Google Play Store.

Sempre stando alla documentazione trapelata con il leak di Insomniac Games, Sony avrebbe espresso anche delle serie preoccupazioni per il futuro di Call of Duty dopo il 2027 (al termine dell’accordo siglato con Microsoft per l’uscita di COD su piattaforme PlayStation) e della ‘grave e incombente minaccia’ rappresentata dall’arrivo nel 2024 dei giochi Activision Blizzard nel Game Pass: proprio per questo, SIE ritiene che i propri ‘pilastri del core business’ siano stati superati dalla concorrenza diretta di Microsoft.

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