Il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un imprenditore di 50 anni di Licata, considerato il personaggio ‘chiave’ dell’inchiesta Breaking Bet, coordinata dalla Dda di Palermo ed eseguita dalla Dia di Agrigento.
L’uomo è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di intermediazione nella raccolta di gioco e anche estorsione – riporta Siciliatv.
La recente operazione, denominata appunto “Breaking Bet”, le cui indagini sono state sviluppate dalla Sezione operativa della Dia di Agrigento, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di alcuni indagati a cui sono stati contestati, a vario titolo, responsabilità in ordine alle ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa, esercizio abusivo di attività d’intermediazione nella raccolta di gioco, tramite l’installazione di apparecchi da gioco in assenza di concessione ADM, estorsione aggravata dall’agevolazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori. cdn/AGIMEG